Presso la Libreria “L’Olivier” Rue de Fribourg 5 (a pochi passi dalla stazione di Cornavin) il giornalista e scrittore Massimo Fini, presenterà il suo libro “Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo” (editore Marsilio) e sarà intervistato dal giornalista della RSI Riccardo Bagnato.
“Confesso che ho vissuto” è la raccolta dei tre libri più personali dell’autore, già pubblicati negli ultimi 15 anni: “Di[zion]ario erotico”, “Ragazzo. Storia di una vecchiaia”, “Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno.” Arricchisce il volume una lunga introduzione, una sorta di confessione su delle confessioni, al cui centro c’è il Tempo, il padrone inesorabile delle nostre vite, che è l’autentica ossessione di Fini. Questa raccolta chiarisce non solo la controversa e per certi versi deviante personalità di uno dei più singolari intellettuali italiani del nostro tempo, ma anche il suo altrettanto deviante pensiero. Come ha detto Renzo Arbore: «Fini è uno che guarda sempre da un’altra parte».
Massimo Fini (1943) è stato una delle firme più note de «L’Europeo» negli anni 1970-1990, de «Il Giorno» negli anni 1980 e de «L’Indipendente» negli anni 1990, ed è ritenuto un profondo conoscitore dello scenario internazionale. Collabora con “il Fatto Quotidiano” sin dalla fondazione del giornale nel settembre 2009. Nel 2015 è stato insignito del premio di scrittura “Indro Montanelli”.