Giulio Casale

è un musicista, attore e scrittore italiano.

Nel 1990, dopo la maturità classica, intraprende studi di filosofia teoretica all’università di Venezia. Dopo aver abbandonato la carriera sportiva (giocava a basket nella Benetton di Treviso), scrive testi e impara a suonare la chitarra da autodidatta; nel 1991 fonda gli Estra, un gruppo rock che ben presto saprà imporsi all’attenzione di pubblico e critica. Negli anni successivi sviluppa un percorso artistico che si snoda su diversi fronti (scrittore, attore, musicista) e lo porta a ricevere prestigiosi riconoscimenti.

Giulio Casale intraprende un nuovo percorso artistico teatrale partecipando, nel luglio 2004, al Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber che si svolge a Viareggio. Nell’autunno porta in teatro a Milano “Polli di allevamento”, il testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini originariamente rappresentato nella stagione teatrale 1978/1979: forse la più provocatoria delle pièces gaberiane, incentrata sui temi del conformismo, delle nevrosi, delle insicurezze dell’uomo contemporaneo. Dalla scomparsa di Gaber, è la prima ri-proposta di questo spettacolo. “Polli di allevamento” attraversa molti teatri italiani, procurando a Casale il Premio Enriquez per il miglior spettacolo teatrale del 2007.

Nel 2008 va in scena ”Formidabili quegli anni”, tratto dall’omonimo libro di Mario Capanna: si tratta di uno spettacolo sul ’68, nel corso del quale i momenti musicali-cantati più significativi dell’epoca si alternano alla prosa. Sfilano così composizioni di Jacques BrelFabrizio De AndréLuigi TencoFrancesco GucciniFrancesco De GregoriBoris Vian nonché dello stesso Casale.

Il 15 novembre 2009 debutta nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa“. Il 16, allo Strehler-Piccolo Teatro di Milano, si tiene la prima nazionale di “Canzone di Nanda”, spettacolo dedicato a Fernanda Pivano, amica di Casale scomparsa pochi mesi prima, per la regia di Gabriele Vacis. Lo spettacolo rappresenta un adattamento scenico dei “Diari 1917-1973”, nel quale s’inseriscono i racconti originali che la Pivano fece a Casale negli anni della loro frequentazione, nonché rievocazioni di artisti legati alla beat generation o di maestri di Nanda (PaveseCalvino).

Il 24 aprile 2010, a Treviso, ha luogo la prima di un nuovo spettacolo, “The beat goes on”. È l’ideale prosecuzione di “Canzone di Nanda”: un lungo medley di canzoni che diventa viaggio; parte dall’America degli anni ’50 e attraversa le opere di poeti, scrittori e musicisti, passando attraverso differenti generi musicali, fino ad arrivare ai brani più melodici di Casale e degli Estra. Sempre a Treviso, il 2 ottobre, si svolge, con data unica, “La vita altrove” uno spettacolo dedicato a Gino Rossi, grande pittore del primo ‘900 che rimase internato in manicomio per gran parte della propria vita. L’evento rappresenta una riflessione, che passa anche attraverso il linguaggio musicale e canoro, sulla solitudine e l’esilio dell’artista, spesso considerato come diverso, se non pazzo. Particolarmente intensa la recitazione in inglese del “Kaddish” di Allen Ginsberg, una sorta di orazione funebre composta dal poeta beat per la propria madre, che conobbe la depressione e il manicomio.

Dal 2012 è in tour nei teatri italiani con Andrea Scanzi nello spettacolo “Le cattive strade” (scritto da Andrea Scanzi e Giulio Casale) dove viene ripercorsa la carriera di Fabrizio De André, raccontando gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure. Alla narrazione di Scanzi si alternano le interpretazioni di Casale, che riesce a rendere proprio con rispetto ed eclettismo il repertorio di De André. L’incontro teatrale, che racconta anche il De André meno noto, non desidera santificare l’artista. Al contrario, “Le cattive Strade” racconta, senza agiografie ma con passione, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni di un intellettuale inquieto, scomodo e irripetibile. Lo spettacolo contempla anche la proiezione di filmati originali di Fabrizio De André.

Poco prima del Natale 2015 Giulio Casale presenta al teatro Out Off di Milano “Abbiamo Tempo”, uno spettacolo solista in cui alterna brani musicali a letture e parti recitate, nella tradizione del teatro-canzone.

All’inizio del 2016 va in scena “Sogno di un’Italia – 1984-2004 Vent’anni senza andare mai a tempo”. Lo spettacolo, sempre di Andrea Scanzi e Giulio Casale, ripercorre i momenti salienti di un ventennio di storia nazionale, interrogandosi su come sia stato possibile che certi cambiamenti non siano avvenuti. Lo spettacolo riprende la formula che vede Scanzi nella veste di narratore e Casale nel ruolo di cantore: vengono recuperati brani musicali caratteristici del periodo che si alternano a proiezioni di video di repertorio. Lo spettacolo riscuote notevole successo e porta il duo su alcuni dei palcoscenici più prestigiosi della Nazione.

Nel mese di ottobre 2016, va in scena ad Agliano Terme la prima di “Vino Canzoni e Illuminazioni”, uno spettacolo a tema che parla del vino e del suo ruolo nella cultura e nell’arte.

Nel 2018 debutta “Lampi”, una produzione della Compagnia Teatrale Stregatti di Alessandria basata su testi di Anton Pavlovič Čechov, che vede Giulio Casale nel ruolo di co-protagonista.

All’inizio di agosto 2019 prende il via la tournée de “Le notti bianche”, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Fëdor Dostoevskji realizzato da Giulio Casale. Lo spettacolo vede la partecipazione in scena di Giulia Briata, la regia di Marta Dalla Via. La colonna sonora, che comprende alcuni brani contenuti nell’album “Inexorable” (2019), viene curata da Alessandro Grazian. La produzione è di Corvino Produzioni e Catalyst.

(da Wikipedia)

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